Le corone in metallo ceramica sono costituite da una parte interna in metallo detta cappetta o struttura, che ha lo scopo di essere il più precisa possibile, inoltre deve avere un design che sostenga la ceramica, conferendole la massima resistenza e la migliore estetica possibile.
Il metallo utilizzato può essere composto da metalli nobili e leghe auree o leghe CrCo non nobili: l’importante è che i materiali utilizzati siano certificati a norma CEE per garantirne la massima biocompatibilità.
La realizzazione delle strutture oggi può essere fatta tramite:
- Fusione a cera persa: questo è il metodo tradizionale che può presentare molte variabili ed è molto dipendente dall’operatore che la realizza.
- Lavorazioni Cad Cam: la fresatura di materiali monoblocco avviene tramite l’utilizzo di macchinari con tecnologie molto avanzate e dalla manutenzione molto costosa.
L’importante usura degli utensili comporta anche un alto costo di funzionamento.
- Lavorazioni Laser Sintering (SLS) o Sinterizzazione Laser Selettiva: viene eseguita stendendo un sottile strato di polveri, termoplastiche, silicee o metalliche che vengono sinterizzate o fuse da un raggio laser, successivamente il piattello si abbassa quel tanto che basta da far stendere un altro strato di polvere, che verrà nuovamente sinterizzato o fuso fino al completamento della forma desiderata.
- Lavorazioni Laser Melting (S.L.M) o Selective Laser Melting: è uguale alla lavorazione laser sintering, ma a differenza della prima, in questa vengono impiegate polveri metalliche integrali senza l’ausilio di bassofondente, il tutto in una camera con atmosfera inerte.
Una volta creata, la struttura di metallo (cappetta) viene stratificata con varie masse di ceramica che le conferisce una forma anatomica funzionale che sia il più naturale possibile e il colore, di conseguenza, dovrà essere idoneo a farla integrare all’interno della bocca, naturalmente senza che si noti, partendo da una cappetta in metallo che è completamente opaca.
Lo sviluppo dei materiali, con lo scopo di migliorare la biocompatibilità e le caratteristiche estetiche delle corone, ha fatto nascere la ceramica integrale: completamente priva di metallo, costituita o da sola ceramica rinforzata chiamata Disilicato di litio, oppure realizzata con una struttura costituita da Ossido di Zirconio (o Zirconia).
Il Disilicato di Litio è un materiale ceramico quattro volte più resistente della ceramica tradizionale che ha un altissimo impatto estetico, con il quale si possono realizzare faccette molto sottili. Viene utilizzato sia come monolitico oppure come struttura sulla quale viene stratificata della ceramica per un’ulteriore personalizzazione.
Per la realizzazione della corona in ceramica, il dente viene modellato in cera, dopo essere stato messo in rivestimento refrattario all’interno di un forno che lo porterà a 860 gradi. A questo punto, all’interno del cilindro sarà rimasta la forma lasciata dalla cera e verrà poi spostato in un forno da pressata inserendo un cilindro di Disilicato che verrà riscaldato fino a 920 gradi per dare la consistenza di un miele ed essere pressato fino a prendere la forma desiderata.
Una volta raffreddato, verrà liberato molto delicatamente per poi essere rifinito e colorato, ma il Disilicato però può anche essere fresato da blocchetti tramite un sistema CAD CAM.
L’Ossido di Zirconio o Zirconia è il materiale più resistente che possiamo utilizzare, ma inizialmente, non aveva il solito impatto estetico della ceramica e del disilicato di litio perché anche se il bianco era molto più opaco e meno trasparente, veniva utilizzato prevalentemente per fare strutture sulle quali si stratificava la ceramica. Le nuove generazioni di Zirconia, invece, hanno una maggiore traslucenza che gli consente di essere utilizzato come monolitico.
Oggi, infatti, le moderne Zirconie si avvicinano molto di più al colore del dente perché vengono prodotte utilizzando varie polveri con vari gradi di durezza e traslucenza nella solita cialda.
La sua lavorazione può avvenire solamente tramite fresatura da pieno e ormai quasi esclusivamente con sistemi CAD CAM.
Una volta progettato con il programma CAD viene trasferito nel programma CAM dove viene verificata la sua fresatura tramite un fresatore a controllo numerico. L’elemento o il ponte fresato viene leggermente rifinito e infiltrato con colori dedicati prima di essere sintetizzato a 1500 gradi.
È proprio questo processo che gli conferisce la durezza finale.
Dopo il ciclo di sinterizzazione viene calzato sul moncone sia del dente preparato che sull’ impianto al microscopio, controllando i contatti con i denti accanto e gli antagonisti, messa a punto la forma finale.
In ultima analisi viene eseguita una colorazione superficiale, per far sì che il ponte o la corona si integrino con gli altri elementi della bocca utilizzando le foto o le indicazioni forniteci dai nostri dentisti.
Ci auguriamo che questo articolo abbia fatto un pò di chiarezza. Per qualsiasi informazione rimaniamo a disposizione e potete contattarci alla nostra mail.